Quando a mancare è la pietra d’angolo…

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da Segreteria

del martedì, 28 ottobre 2025

Nei giorni scorsi abbiamo dovuto dire addio a Roberta Ballan, giovane docente di matematica, in servizio presso la scuola secondaria di Sanguinetto. Abbiamo condiviso con lei tanti anni e per noi è stata referente del plesso, funzione strumentale e responsabile di tanti progetti e iniziative non solo scientifiche. È sicuramente venuto a mancare un punto di riferimento per il nostro Istituto, ma sentiremo la mancanza soprattutto di una brava docente e di una bella persona.

Vogliamo ricordarla qui di seguito con le parole dei colleghi e dei suoi ragazzi.

 

Carissima Roberta,

scrivere queste poche parole è stata una delle cose più difficili che abbiamo mai fatto e, soprattutto, che mai avremmo voluto fare. Nel rispetto del tuo amore per la semplicità e concretezza non ci gireremo tanto intorno ed eviteremo di mettere fronzoli e orpelli inutili: sei stata e resterai un grande modello di persona e di insegnante per tutti noi. Il tuo rispetto per le persone e la tua dedizione al lavoro hanno reso la nostra scuola un ambiente sereno, dove lavorare, confrontarsi e crescere. Il nostro stare insieme ha generato stima reciproca e amicizia, quella vera, non per apparenza o per quieto vivere. Non ti facciamo promesse che non potremo mantenere, perché pensare a te e fare senza di te non sarà affatto facile. Non sei sostituibile e neppure abbiamo intenzione di farlo. Alcuni di noi faranno quello che facevi tu, ma non come lo facevi tu. Alcuni assumeranno i tuoi incarichi, ma non saranno te, non perché tu fossi perfetta, ma perché tu eri e sei unica e facevi il tuo lavoro alla tua maniera, secondo il motto: “Sempre prima, sempre al meglio, sempre dietro le quinte”. Era difficile dirti di no ed era altrettanto difficile litigare con te, perché non c’era spazio per l’astio o per il nervosismo immotivato. Per la scuola hai fatto di tutto, perfino i laboratori natalizi, che erano quanto di più lontano possibile dalla tua natura, ma siccome c’era bisogno, tu ti sei fatta trovare. Ti abbiamo conosciuto e amato come donna, come insegnante e come madre, una guerriera, una colonna portante o un caterpillar, come qualcuno diceva per onorare la tua tenacia.

Grazie per tutto quello che hai fatto e per la tua semplice eleganza, per il tuo stile misurato e la tua grande generosità.

Niente è passato inosservato. Tutto è accuratamente conservato.

 

Chi era per noi la professoressa Ballan? Voi l’avete conosciuta come persona o come collega, ma per noi alunni … chi era?

Per noi era una professoressa buona e paziente che sapeva capire le difficoltà di ciascuno e non esitava mai ad aiutare. Spesso si sedeva accanto agli studenti per spiegare in modo più semplice, con calma e con quel sorriso che metteva tutti a loro agio.

Ma non insegnava solo materie scolastiche: insegnava anche la gentilezza, il rispetto, l’umanità. E lo faceva con l’esempio, non solo con le parole.

Ricordo, per esempio, un alunno che si era ammalato proprio il giorno prima dell’esame: lei si è subito informata sulle sue condizioni e ha cercato in ogni modo di trovare una soluzione, perché sapeva quanto per lui fosse importante non saltare quell’appuntamento.

Era una professoressa che riusciva subito a farsi volere bene, basti pensare ai ragazzi di prima media, che l’hanno conosciuta solo per quindici giorni, ma che si sono legati a lei come se fosse stata con loro da sempre.

Ecco, questa era la nostra professoressa Ballan: una maestra di vita, oltre che di scuola.


La professoressa Ballan non ci ha insegnato solo formule e leggi della natura, ma anche il valore della gentilezza e la pazienza.

Con la sua dedizione è riuscita a farci amare la conoscenza e farci credere nelle nostre possibilità. Dietro ogni spiegazione, ogni incoraggiamento, c’era una persona autentica, buona e attenta, sempre pronta ad ascoltare e a tendere una mano.

La sua presenza ha lasciato un segno profondo in ciascuno di noi: non solo come insegnante di matematica e scienze, ma come esempio di umanità e rispetto. Il suo ricordo continuerà a vivere nelle nostre menti e nei nostri cuori, come una luce gentile che ci accompagnerà nel cammino della vita. I tuoi alunni ….