Legato al Progetto Accoglienza e al VENETO LEGGE che quest’anno vedeva affacciarsi la figura del SALIERI in occasione del bicentenario dalla morte, i bambini della classe 5A di Sanguinetto, si sono cimentati per partecipare al concorso indetto dall’omonimo teatro di Legnago: SALIERI E LE SUE COMARI- Crea la tua opera d’arte.
Il bando chiedeva agli alunni di esprimere la propria creatività attraverso produzioni letterarie e grafico-pittoriche. I bambini allora hanno realizzato due tipi di elaborati: uno artistico che vedeva la produzione di un tabellone pubblicitario sull’opera del Falstaff e uno lettarario che si è concretizzato nella produzione di una poesia collettiva preceduta da una lunga riflessione fatta in classe sulla storia, i personaggi, l’epoca, la morale che caratterizzano questa opera buffa e tragica allo stesso tempo.
Presenti in sala alla premiazione avvenuta il 6 ottobre, i bambini hanno gioito enormemente davanti alla comunicazione ufficiale di essersi accaparrati un posto sul podio.
Premiati dalla Direttrice del teatro, Maria Grazia Moratello e dall’attore che interpretava il Falstaff, si sono poi goduti un momento per stare insieme che è poi il significato vero di partecipare a concorsi come questo: mettere ciascuno il proprio contributo per vincere e comprendere che insieme si può fare quello che soli è più difficile.
Sulle note della “Stessa la stessissima” hanno riso e portato al centro della discussione, pezzi di storie che si intersecano con quelle della classe, mettendo in piazza uno slogan che da sempre contraddistingue il loro stare insieme: non si ride mai degli altri, ma si ride con gli altri. Queste due preposizioni messe in antitesi nella stessa frase, fanno un’enorme differenza su quello che ogni giorno scegliamo di essere per noi e i nostri compagni.
É con questo titolo infatti che hanno aperto la loro poesia:
SE FAI AGLI ALTRI, DEL MALE,
IL TUO SCHERZO NON VALE!
Uomo mediocre,
grande impostore:
ecco a voi Falstaff,
Signori e Signore!
Bicchiere alla mano
e grosso pancione,
si reca alle feste
con fare imbroglione.
Incontra due dame
ricche sfondate,
scrive loro messaggi,
per sentirsi apprezzate.
Ma identiche lettere
le donne confrontano,
e il povero Falstaff
adesso confondono.
Con servi e mariti,
tre burle organizzano:
di farlo impazzire
insieme ipotizzano.
Offeso e deriso,
ha perso il sorriso:
da bullo a bullizzato,
la lezione avrà imparato?
Ci faceva un po’rabbia
ma adesso è tristezza,
è cambiata la storia
e ha lasciato amarezza.
Ormai vecchio, solo ed emarginato,
non ricco ma famoso, il Falstaff è diventato.
Grazie a tutti i bambini con l’entusiamo e la creatività che mettono ogni giorno nel dimostrare che la scuola è ancora un posto felice in cui imparare, ridere e stare insieme.
da Segreteria
del lunedì, 10 novembre 2025