Il Giorno del Dono è diventato Legge dello Stato nel 2015 e nell’ambito della normativa ne viene prevista la celebrazione in data 4 ottobre.
L’Istituto Nazionale per la donazione (I.I.D), in accordo con il Ministero della Pubblica Istruzione e del merito (M.I.M), invita, ogni anno, tutte le scuole di ogni ordine e grado ad aderire a questa iniziativa per coinvolgere le nuove generazioni nel significato profondo di “donarsi” all’altro, riflettendo sulle ricadute positive che l’agire volto alla solidarietà e alla generosità può generare all’interno di un gruppo che da micro sociale diventa macro quando più enti territoriali si uniscono, nel raggiungimento di un fine comune.
Da molti anni, la nostra scuola Primaria, è coinvolta attivamente in varie iniziative che sostengono e avvalorano il significato del dono come impalcatura trasversale di un percorso educativo orientato verso l’apprendimento permanente.
Tra le competenze del sapere e del saper fare, è necessario investire anche sul saper essere perché è solo essendo che si può contribuire in modo positivo allo sviluppo etico e sostenibile del pianeta.
Donare significa regalare qualcosa di nostro senza pretendere nulla in cambio: questa è la solidarietà civile che il mondo ci chiede e che da decenni anima tutte le iniziative di volontariato indispensabili per far funzionare le realtà locali.
Interagire tra enti territoriali per valorizzare i contenuti etici che stanno poi alla base del vivere civile, permette ai bambini di comprendere il valore che c’è nell’uscire dal proprio tornaconto per beneficiare di un benessere che da privato diventa collettivo.
Nel suo concetto universale di “azione nobile” il dono rappresenta un lasciapassare per filtrare contenuti che sarebbero troppo difficili da spiegare a parole e che diventano palpabili quando dalla narrazione si passa all’azione.
Che si tratti di donare sangue, donare soldi, donare tempo non importa: ciò che conta è aiutare i bambini a capire la bellezza che si nasconde nella gratuità dei gesti e quanta felicità può tornarci indietro nel sapere di aver fatto qualcosa di bello per gli altri.
Donare infatti significa impegnarsi con qualcuno o con qualcosa senza ottenere nulla in cambio: questo concetto sta alla base della responsabilità civile e sociale che ogni persona dovrebbe maturare nel suo percorso di vita sociale e umano.
Questo percorso inizia da bambini ed è compito degli adulti costruire alleanze, tracciare obiettivi, allargare orizzonti che abbiano come fine ultimo crescere e coltivare persone di valore.
Grazie all’Avis di Sanguinetto, all’associazione “ Progetto Sorriso” di Nogara e alla casa di riposo Giovanni Meritani per aver partecipato alla realizzazione del nostro prodotto e per aver contribuito a esportare e documentare la nostra idea di dono.
Madre Teresa di Calcutta diceva: “Non è tanto quello che facciamo, ma quanto amore mettiamo nel farlo.
Non è tanto quello che diamo, ma quando amore mettiamo nel darlo".
Se questo pensiero ha fatto eco in tutto il mondo, forse vale ancora la pena scommettere su un' idea di bene collettivo che ci invita a trovare il tempo per riflettere anche quando nella nostra quotidianità, la fretta sembra avere preso il sopravvento su tutto.
da Segreteria
del sabato, 05 ottobre 2024